La notizia diffusa dal sito ufficiale di allerta del governo francese, RappelConso, che annuncia un ritiro di massa di “arance maltesi”, coltivate in Tunisia, in vendita nei supermercati di una nota catena, per riscontrati livelli di agrofarmaci superiori ai limiti imposti dall’Ue, conferma quanto alta deve essere la guardia sulle importazioni dai Paesi extraeuropei e di come i singoli paesi e la UE stanno ponendo più attenzione sui controlli”, lo afferma il presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP Gerardo Diana.
“Dopo il caso delle arance sudafricane colpite da blackspot trovate e sequestrate in Spagna nel novembre scorso, adesso scopriamo che nel cuore dell’Europa arrivano arance potenzialmente dannose per la salute”; aggiunge il presidente del Consorzio.
“Si tratta di un episodio grave venuto alla luce grazie alle puntuali verifiche di RappelConso. Una dimostrazione pratica che i controlli ci sono e cominciano a funzionare. Per questo ribadiamo alle istituzioni europee e nazionali la richiesta di attivazione di controlli ancora più severi e stringenti sulle importazioni di agrumi extra UE e l’introduzione di norme che pretendano il rispetto delle stesse regole alle quali sottostanno i produttori di tutti i paesi dell’Unione in materia di sicurezza alimentare, trattamenti con agrofarmaci, prevenzione delle fitopatie e rispetto dei lavoratori”, conclude Diana
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