Iniziativa Angelo Azzurro Onlus, celebra i 18 anni MUSMA Matera

In occasione del diciottesimo compleanno del MUSMA e della ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, il MUSMA ha arricchito la propria collezione di una nuova opera d’arte donata dalla Famiglia Calapai attraverso la Onlus Angelo Azzurro.

“The divided brain” è il nome dell’installazione luminosa che porta impressa la scritta a scorrimento “WHEN YOU ARE FREE, THERE IS NO CHOICE”, una frase di Krishnamurti. Edson Luli, artista di origini albanesi che vive e lavora a Milano, parla espressamente di libertà nella sua opera e dichiara: “La vera libertà sorge quando la mente è libera dal condizionamento, dall’attaccamento e dai vincoli del passato. Quando la mente è veramente libera, non è vincolata dalle limitazioni imposte dalla scelta”.

La Dottoressa Stefania Calapai Presidente di Angelo Azzurro Onlus: “Sono estremamente felice che l’opera di un artista come Edson Luli arricchisca il MUSMA di Matera, al quale sono particolarmente affezionata in un sodalizio che mi porta qui da quando il curatore e amico Piero Gagliardi ha creato A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus che mira tramite l’arte a sconfiggere lo stigma della malattia mentale che è da sempre la missione della Onlus”. Edson Luli è vincitore del premio internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”, titolato a “Piero Gagliardi” curatore sino al 2022 del progetto A-Head, promosso dalla Onlus Angelo Azzurro. Le prossime opere vincitrici del Premio Calapai titolate a Piero Gagliardi, arricchiranno la collezione permanente del MUSMA. L’evento che ha inaugurato i festeggiamenti per il diciottesimo compleanno del MUSMA e della Giornata del Contemporaneo si è svolto con un’ottima affluenza ed ha visto gli interventi del Presidente della Fondazione Zètema Raffaello de Ruggieri e della Curatrice Simona Spinella.

Dopo l’installazione di Luli continua al MUSMA la presentazione di Linfa Grezza, installazione site-specific realizzata da Saul Saguatti, Luca Centola e Antonio Colangelo, a cura di Simona Spinella che entra a far parte della collezione permanente del Musma.

 

Maggiori informazioni: 

Palazzo Pomarici – Via San Giacomo (Sasso Caveoso) Matera

Edson Luli (Scutari, 1989) è un artista contemporaneo che vive e lavora a Milano, il cui lavoro si confronta con la complessa interazione tra ontologia ed epistemologia. La pratica di Luli esplora il rapporto tra osservatore e osservato, interrogando i modi in cui le nostre percezioni ed esperienze sono modellate dal linguaggio e dalla cultura. Al centro del lavoro di Luli c’è una profonda preoccupazione per il ruolo del pensiero nel plasmare il nostro mondo. Attingendo alla sua formazione in Nuove tecnologie dell’arte e in Cinema e Video, il pensiero non è semplicemente un riflesso passivo della realtà, ma una forza attiva che modella e crea il mondo che ci circonda. Attraverso la sua pratica, Luli invita gli spettatori a partecipare a un processo di esplorazione e osservazione, sondando i confini di ciò che significa pensare e percepire in un mondo complesso e in rapida evoluzione. Una delle preoccupazioni principali del lavoro di Luli è la questione di come valutiamo la vita interiore degli altri. Attraverso una serie di mezzi di comunicazione, tra cui la stampa, la fotografia, il video e l’installazione, Luli cerca di creare nuovi modi di rappresentare e interagire con la realtà, invitando gli spettatori a confrontarsi con i propri valori e le proprie percezioni per creare uno spazio di esplorazione e interrogazione profonda. Il lavoro di Luli è guidato da un profondo senso di urgenza, in quanto cerca di creare consapevolezza dei complessi processi temporali che danno origine alle nostre percezioni, astrazioni e modelli mentali. Attraverso la sua pratica, Luli offre una potente critica ai modi di pensare problematici e conflittuali che dominano la società contemporanea, invitando a un rinnovato impegno verso l’esplorazione e l’indagine aperta.

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti di respiro internazionale, per produrre eventi artistici a Roma ed in altre città europee contro lo stigma della malattia mentale. Con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro mira a sviluppare un percorso informativo e conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’Associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative. Dal 2022, la Onlus romana ha inoltre istituito con il Progetto A-HEAD la Prima Edizione del Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS, e dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, con la successiva nascita del progetto A-HEAD. Da circa due anni è nato un progetto Editoriale, inizialmente AHEAD Edizioni Diari D’Arte curato e fondato dal Dott Piero Gagliardi e quest’anno Angelo Azzurro Edizioni – linea editoriale specializzata in pubblicazioni letterarie sull’approfondimento di tematiche sociali connesse al teatro, alla letteratura, alla poesia, alla psichiatria e alla psicanalisi diretta dal Dott Giuseppe Capparelli.

 

 

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